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martedì 1 novembre 2011

Smashin' Pumpkinz

"Push the trigger and pull the thread,
I've got to take it on the otherside."

Non so perché ma 'sto post inizia con un déjà-vu, di io che scrivo il titolo e mi sembra di averlo già scritto, che st'idea mi sia già rimbalzata per le pareti all'interno del cranio, alquanto spaziose.
E quindi ci sono io lì che inizio a scrivere il titolo e mentre scrivo Smash... già qualcosa mi balena in mente, io già l'ho vissuto, già lo so ma non so il resto, perché dura il momento del titolo e non fin qui. Qui è già iniziato il mio flusso di pensieri, ma il titolo no il titolo non l'ho deciso io, non ora.
Ho sentito un sacco di cose a proposito, tipo che quando succede un neurone muore. Se fosse questo il mio caso, andrebbe solo a fare compagnia a tanti altri.
Oppure c'è quella famosa di Matrix, che è un errore della matrice, e quindi arrivano quei tizi vestiti di nero capeggiati dall'Agente Smith e provano a fare il culo a Neo, e poi Smith combatte in una scena fichissima con Morpheus nel cesso, e alla fine lo spacca e infatti lo sequestra e gli dice che per lui i tizi come Morpheus sono un virus, e annusa il suo sudore e poi Trinity e Neo liberano Morpheus in un'altra scena fichissima dove c'è la battuta "Schiva questo" detto da Trinity a un agente brutto sparandogli da tre millimetri di distanza un proiettile con sopra il suo nome, "agente brutto". Ecco insomma, se sto continuando a scrivere vuol dire che non è avvenuta nessun tipo di lacerazione nella matrice, e non ci sono nemmeno persone vestite da becchini e cambiano aspetto. Per ora.
E poi c'è la teoria di Fringe, quella in cui un déjà-vu "non è altro" che un vivere un momento della propria vita in un mondo parallelo. Un mondo parallelo dove sei sempre tu, fai lo stesso lavoro, hai gli stessi colleghi ma qualcosa di grande è successo (o non è successo) in passato, modificando poi tante piccole cose in tutti quelli che lo abitano, questo mondo parallelo.
E insomma, due piccioni con una fava perché il titolo l'avevo pensato per scrivere due righe su ieri sera associandole a "Tonight, Tonight", ma a 'sto punto penso che il "Man in Progress" -che magari è "Man Progressed"- dall'altra parte volesse scrivere di ieri sera perché la cena l'ha data anche lui, quindi adesso lui sta scrivendo quello che avrei scritto io perché è successo davvero ma a me, di conseguenza io scriverò quello avrebbe scritto lui, e che a lui è davvero successo.
E quindi la serata è andata bene, a tutti e due i miei me, c'erano le persone giuste, ci si è divertiti tanto e si è stati tutti davvero bene.
Solo che a lui è squillato il cellulare, ha risposto e si è fatto la solita passeggiata da cellulare in giro per casa.
Poi la serata sarebbe andata in modo diverso, con scambi di messaggi e la promessa di vedersi presto.
E il sorrisone da ebete stampata in faccia fino a fine serata.
I saluti, i baci, i bicchieri, la batteria, tappi di sughero che non reggono, un altro messaggio, lettura, risposta, sorriso, i "fammi un filtro", le foto, gli abbracci, occhi spenti, occhi vispi, ancora batteria, mostri rari alla chitarra, Sor Fleo al basso, risate risate risate.

Un momento.. e se fosse successo davvero?

L'altro me mentre sostituisce alla batteria
il Charlie Watts alternativo
dei Rolling Stones alternativi.

mercoledì 26 ottobre 2011

Il Momento Del Coglione

Attore che interpreta alla perfezione personaggi
spesso affetti dal "MdC".
Sei per strada, una ragazza molto carina, di quelle con cui faresti volentieri un aperitivo sulla spiaggia, ascoltandola raccontare dei suoi viaggi in Sudamerica, ti ferma e ti chiede da accendere. Con una mossa che ti riesce una sola volta nella vita, infili la mano in tasca, tiri fuori l'accendino e senza fermarti lo accendi a mezz'aria portando la fiamma, accesa, alla distanza perfetta dalla sigaretta. In tutto ciò, era uno Zipper, che hanno la rotellina squadrata.
Applausi.
Stupita, ti guarda con lo sguardo di chi è molto vicina all'orgasmo grazie alla tua capacità di infiammarle a distanza il punto G, e ti chiede dove stai andando.
A me, in questi casi (che mi succedono con la stessa frequenza con la quale i fulmini cadono due volte nello stesso punto), accadono due cose:
- o in bocca mi si forma il Das misto a polpettone avanzato e mi si arrossano le guance tipo un vicentino alla sagra della castagna;
- o penso che si, l'aperitivo ed il Sudamerica, poi però ci sarebbe la cena vegetariana, il letto giapponese, i suoi amici che parlano solo di Gramsci e volàno, i parenti cattolici e stronzi, un affitto in due, i dischi in due, i film in due. Alt, troppo in troppo poco tempo.
Quindi, all'ipotetica domanda della mia futura ex ragazza che mi chiede:
-Dove vai?-
risponderei:
-Di là-, indicando un punto a caso con la stessa, flemmatica foga con cui sporgi il braccio per chiamare l'autobus, e con la stessa faccia da cazzo che ha l'autista che ti carica.
Lei, ringraziandoti, scappa via urlando dalla paura e blaterando cose che forse che scelga tra uomini e donne.

Abbiamo presentato il cosiddetto "Momento del Coglione", in campo scientifico è conosciuto anche come  "MdC".

Uno che di "MdC", ne sta facendo uno stile di vita.
E dire che ci stavamo quasi per credere, in una faccia così.
Che poi l'ho messo giù in modo simpatico, ma qui c'è poco da ridere.
Che la famosa settimana è iniziata, e devo dire pure molto bene.
Ho interagito come una persona normale, ho fatto cose fatte bene, ho shakerato  alla perfezione parole e gesti, creando un buon cocktail di socialità.

Poi capita che mentre sei impegnato a far andare tutto bene, fai una cosa che non può avere, per forza di cose, una reazione immediata. Devi aspettare, punto.
Nel frattempo fai un'altra cosa, senza voler sbagliare, ma che mentre la fai senti in cuor tuo che magari farti un sett'etti di cazzi tuoi sarebbe la cosa migliore, perché sai che una reazione ci sarà.
E infatti, la reazione arriva.

E sarebbero stati di gran lunga meglio i sett'etti.

giovedì 20 ottobre 2011

È Stata Una Gran Giornata


In realtà, non è stata una gran giornata, ma chi capisce cazzi di film, intenderà.
Oggi non è stata una giornata.
Punto.
Nulla ho fatto, nulla ho ottenuto.
Ma a parte questo, non voglio dilungarmi che ho un finale di stagione di Fringe che mi aspetta, e di certo non perdo tempo con voi.
Ma questa è stata strana.
Poco fa, dopo un pasto veloce a base di prosciutto, grissini, tonno ed una banana che di banana aveva giusto la forma, visto sbucciandola avevo l'impressione di stuzzicare il pisello di Obama (c'ho pure aggiunto la Nutella. Se mettevo Barry White di sottofondo, vincevo il pistone d'oro), e insomma, dopo aver fatto una sega presidenziale al frutto, mi sbraco sul divano e mi metto a vedere "Piazza Pulita", quello presentato dal sosia dello scienziato pazzo dei Simpsons, il Professor Frink. O almeno mi ci fa pensare.
Vabbè, insomma, ero seduto su quel fottuto divano quando, da brava persona nata morta, mi addormento.
Tac.
Di botto.
Il sottofondo delle parole del Professor Frink si mischiano con quelle del servizio successivo su Sabato, con le sirene e tutto.
Poi, non chiedetemi che cazzo di sinapsi ho, fatto sta che faccio un micro sogno:

sono dentro la mia camera, probabilmente nello stesso momento in cui sto anche dormendo sul divano. Ho una videocamera, guardo nello schermo digitale. Non so cosa sto riprendendo, ma so che sono solo. Giro per la mia stanza  mettendo avanti questa camera digitale, una camera nella camera.
[no non c'entra nulla, mi faceva ridere]
Insomma, dopo qualche secondo passato a riprendere il mio letto, i miei poster, le decine di dvd, le action figures di Lost, comincio ad indietreggiare verso la porta aperta.
Ribadisco, sono solo.
Mentre cammino lentamente all'indietro, sfilo con calma la mano dalla fascetta della videocamera in cui era saldamente ancorata, con l'altra mano la ruoto di centottanta gradi, come per inquadrarmi.
Mentre la giro, con la mano ormai libera dalla fascetta ruoto lo schermo per vedermi mentre mi inquadro.
Appena poggio lo sguardo sullo schermo, dalle mie spalle spunta Lei.
È appena uscita dalla doccia, ha i capelli ancora bagnati ed un enorme asciugamano bianco la copre da poco sopra il seno fino alle ginocchia.
Sorride, sorride con tutto il corpo.
-Ma ciao!!-, dice con la sua cadenza da farti sciogliere.
Per essere sicuro, distolgo lo sguardo per essere sicuro che Lei sia davvero lì.
E faccio appena in tempo a guardarla negli occhi, a sentire il suo respiro fresco in faccia ed il calore della doccia ancora sulla sua pelle, che vaffanculo mi son svegliato.
Ovviamente.
Frink blaterava ancora qualcosa, il mio cuore batteva ben più forte del normale.
Ho sbarrato gli occhi, e son venuto qui a scrivere.

Fine.

[Corrado Formigli, quello che ha litigato con La Russa. E pure con Santoro, a quanto pare.]

[ah, scusate, ma parlo del mio blog. sulla destra, c'è la colonnina dei followers da Facebook. magari, una cliccatina.. e non dite che vi vergognate, che tra i vostri likes c'è Michael Jackson e True Blood. su, dai su!!]

lunedì 10 ottobre 2011

Amanda(tetuttiaffanculo)



[Questo l'ho scritto qualche giorno fa. La chiusura sarà valida almeno fino a Sabato, giornata di manifestazione e concerto. Se ci saranno notizie importanti, bene. Sennò si vedrà.]

Amanda Knox è libera, può tornare ad abbracciare i piloti del Cermis, l'assassino di Calipari ed il pagliaccio di MacDonald's.

La Lega protesta per la convocazione di Osvaldo in Nazionale, ma non considerano che parla meglio lui del Trota (il Trota, soprannome affibbiatogli dal padre. Se mio padre cominciasse a chiamarmi Merluzzo, tanto da diffonderlo tra i miei amici, aspetterei che si addormentasse). Il bell'Osvaldo, detto "er Cipolla", scopa comunque meno del Trota. Fatevi due conti.

Moody's ci declassa ad A2 con outlook negativo. In effetti la posta su Windows fa cagare.
Tra poco saremo declassati ad "AAA: affittasi paese con tanta storia quanti debiti, da ristrutturare, con sessanta milioni di coglioni all'interno, pochi e scarsi servizi, un'opposizione che si oppone a se stessa e con Flavio Briatore incluso". Già m'immagino la risposta della Germania: "Essen ruhig".

Trovata morta la ragazza americana scomparsa: è stata investita. Dalla gioia della sua connazionale Amanda.

La Mondadori vuole che venga annullata la sentenza a favore della CIR di Di Benedetti per una frase tagliata. Quindi non pago se ti dico grandissima zocc

Solo trenta giorni per fare ricorsi alle multe. Per non pagarla, rimane la solita eternità.

E' uscito il nuovo iPhone: delusione per chi si aspettava il 5, ma potrete lamentarvi direttamente col 4S.

Nonciclopedia si scusa e Vasco Rossi ritira la querela. In un mondo perfetto, sarebbe successo il contrario.

Gli Indignati arrivano negli USA, direttamente dal tribunale di Perugia.

Tutti contro Tremonti. Non sapete i bernoccoli.

Si sposa la duchessa di Alba. Arrivata ormai al tramonto.

ZONA SERIA: Wiki si auto chiude, Nonciclopedia l'ha fatto, Repubblica continua ad elemosinare Post-It. Non conto un cazzo, e non sono una testata giornalistica. Ma visto che se scrivo -per assurdo- "Berlusconi ladro e puttaniere di merda", magari si offende e vuole una rettifica. Che arriverà sotto forma di "Vattelapjandèrculo". Quindi, più per solidarietà che per tornaconto personale, questo blog si autosospende fino a nuova data. Non piangete per me, sono già morto. Ma più che altro sparatela un po' in giro, vedi che lo fa pure qualcun altro.

A presto.

venerdì 30 settembre 2011

Lettera


Oggi ho ricevuto una mail da una persona che suegue il mio blog, che non conosco, e che mi ha colpito molto.
Mi trova un po' spiazzato, perchè non so che fare, quindi ogni consiglio è ben accetto. Sono riuscito a rispondere a questa persona, che mi ha dato piena libertà di pubblicare quanto segue, copia e incolla:

"ciao jacopo. trovo il coraggio di scriverti solo ora, non so cosa mi bloccasse prima ma ora non m'interessa, lascio scrivere le mie mani così, come se fossero loro a muovere me. non so cosa mi spinge a scrivere proprio a te, potre rivolgermi a qualcuno che forse può davvero aitarmi. ma ho imparato che il cuore spesso vince sulla ragione, per cui eccomi qui. mi piace come scrivi, mi piace un sacco, e riuscire anche solo ad avvicinarmi alla tua tecnica, al tuo ritmo beh, mi è semplicemente impensabile. sono spaventato, spaventato a morte, perchè ci provo, ci provo fin da quando ho letto il tuo primo post, e parlo di quello che apristi nel periodo in cui vivevi a lecce, quando scrivevi di canzoni e inventavi interviste, di come il tuo ipod scegliesse per te quasi a leggerti il pensiero, o il cuore. ti seguo da tanto, e spesso ho provato anch'io a lasciarmi andare, a liberare le mani come sto provando a fare ora. ma c'è qualcosa che mi ferma, che mi impedisce di dare quel ritmo, quel tempo e quella struttura che solo tu riesci ad imprimere. forse so cos'è, ma non voglio esserne sicuro. ti invidio, ti invito tanto, perchè vedo che sei completo, nello scrivere, hai tutto quello che ti serve, tocchi i tasti giusti. quelli che io non riesco, non voglio, non posso premere. non posso, mi dispiace. ci provo, ma non posso nemmeno sfiorare gli stessi tast che tu tocchi. voglio lasciarti con una poesia, pochi versi che, forse, ti faranno capire cosa si prova, ad essere me.    sulla via del crepuscolo, mentre vado verso dio, vorrei avere lo shift ed il blocca maiuscolo, ma soprattutto il tasto invio."

venerdì 23 settembre 2011

I Neutrini Viaggiano Più Veloci Della Luce!!


E 'sti cazzi, io ho il nuovo Facebook.
A breve,  inutili riflessioni su ciò.
Ora mi vado a divertire.

lunedì 5 settembre 2011

GeoSatira (ovvero, tardi pomeriggi noiosi in attesa degli alieni)

L'unico modo che mi porta a riflettere.


Tranne un paio di casi, all'inizio della battuta è semplicemente citata una città italiana.
Diciamo che è cittàta.

Enjoy.

Se scoppiasse un incendio nei pressi di Sulmona, diverrebbe affumicata?

"Guarda Milano!!"
"Se ti levi le mutande, lo vedo meglio."

Sono stato a Pergine, una volta. È piena di Pampiri.

In nord Europa la gente ha chilometri di piste ciclabili anche per fare footing. Qui, nello specifico a Bologna, una ragazza è il quarto giro del palazzo che le vedo fare. Storia d'Italia: gli altri vanno avanti, noi giriamo intorno.

Rotella, città che se mancasse 'sto paese impazzirebbe.

Pornassio, dove zi si riunissie noi di Bològna a veder i film sossi.

Onore, dove tutti si fanno rispettare e ti concedono di visitarla.

Borgotaro, sede di tutti i cofòni.

Bossico, nuovo aggettivo per padani velenosi.

Stra, una città esagerata.

Storo, una città con due spalle così.

Anzi, un posto che, guarda, ti dirò.

Maschito, piena di piccolissimi uomini fastidiosi.

Isola di San Pietro, la prima posta nel mare da nostro signore.

Malalbergo, dove il turismo fatica a crescere.

Malgrate, una città piena di scortesia da parte delle donne.

Scordia, paese in cui nascono i famosi Semidella.

Ferla, la città fiena di saggezza.

giovedì 23 giugno 2011

Firmo e sottoscrivo (o almeno avrei voluto)


Allora, no ricapitolo perché quello che penso di questa storia sta scritto qui, qui e qui.
Anche in altri post ma giusto accenni.
Comunque, fatevi un'idea leggendoli, ma credo vi basterà anche quello che segue.

Mi fate schifo, semplicemente schifo.

Senza volersi per forza soffermare su come spacciate la solidarietà (intesa come accordo, non come poi è stata usata.. quello è un altro paio di maniche) come qualcosa che tutti abbiamo firmato, quando in realtà non siamo nemmeno stati interpellati. Posso capire noi, non-iscritti e lontani dalle vostre sigle ammucchia e raspa, ma addirittura i semper fidelis, coloro i quali ancora pendono dalle vostre labbra, addirittura loro siete riusciti a tenere all'oscuro.
Insomma, voi sparite dopo aver firmato un accordo che di fatto prendeva il nostro contratto e lo buttava in pasto all'azienda, come Redhead in "The Snatch" dava in pasto ai maiali i pezzi dei suoi avversari. Poi tornate giusto in tempo di crisi, tranne alcuni sprazzi di vertenze e diffide perché in un posto dove si lavora con LE PAROLE, voi non volete che tra i tanti aspetti:

- tempi di chiamata
- livelli di servizio
- rapporto chiamate offerte/prese
- abbandonate entro i 20, 40, 60 secondi

(e tanti tanti altri obiettivi che, a mio parere, dovrebbero essere i primi a dover essere limati e limitati) insomma voi non volete che vengano principalmente giudicate proprio LE PAROLE. La base del nostro lavoro. La qualità, per fortuna e purtroppo, sta cominciando ad essere importante per questo lavoro. Sicuramente molto più di prima.
E' come se in una catena di montaggio di auto non si montasse il parabrezza perché antiestetico.
Magari hai una macchina da paura, rapporti perfetti su tutta la linea, ma al primo sasso dal cavalcavia ti ritrovi la testa esplosa dentro tutta la macchina come Marvin in "Pulp Ficition" senza nemmeno aver sentito il crash del parabrezza. Non è bello.

Dopo questo paragone che anche io devo ancora capire, mi riprendo.
E come faccio?
Non ho la videocamera.



In pratica, dopo tutte 'ste manfrine e grasse risate (ultima la diffida ad una persona straordinaria che ha una sola colpa: aver diffuso una notizia), poco tempo fa siete passati con un foglio, agitandolo come se fosse il libro postumo di Taricone, chiedendoci di firmarlo.
"Firmarlo per fare cosa?", vi chiederete voi piccoli curiosoni.
Adesso aspettate Lillini cari, era solo l'abbrivo.
Firmarlo per vedere quanti eravamo a chiedere un coinvolgimento (vedi referendum) nell'eventuale firma di un qualunque eventuale accordo.
Il tutto in una comoda confezione democratica.
Io ovviamente ho firmato. Per vedere come andava. Come quando ti vai a vedere l'ultima commedia con Owen Wilson sperando nella chicca, mentre in realtà sai che sarà la solita cagata.
Bene, oggi esce LA notizia, quello che tutti aspettavamo.
E, indovinate un po', Lillini cari?
Noi firmatari di tale richiesta di "referndum"..
(rullo di tamburi)
..NON ABBIAMO FIRMATO UN CAZZO!!!!!
Eccola, apri la confezione democratica. Oggi, pagandola doppia, ci trovi due volte un cazzo di niente!!
Continuate a seguire un sindacalista che il giorno prima ringhia contro un suo "compagno" di un'altra sigla, ed il giorno dopo gli fa eco e coro in un'assemblea.
Scegliete di pendere dalle labbra da gente che punta il dito con chi vi vuole mettere contro, campagna vs campagna, e poi sono i primi a pisciare benzina sulle scintille che loro stessi creano, tra compagni di postazione.
Via, andate, marciate, ascoltate adesso i proclami che faranno. Urlate alle loro incitazioni di continuare la lotta, ai loro elenchi di cose cha hanno provato a fare per impedire l'accordo senza le nostre firme.
Posso immaginarmene un paio:

- siamo stati lì tutto il tempo a suonare padelle contro mestoli, mentre ministero e azienda parlavano. Ma sembravamo non disturbarli;
- abbiamo provato a darci fuoco, ma a quanto pare l'acqua non è un buon combustibile;
- abbiamo iniziato lo sciopero della fame, ma l'abbiamo interrotto quando Sacconi ha fatto entrare aragoste e champagne, per brindare a un incontro
- abbiamo sbagliato ministero.

Per carità, l'azienda ha fatto il suo sporco lavoro.
Con una differenza: per quanto crudele, pesante e pressante sia stato il comportamento dell'azienda in questi mesi, non è mai stato falso, mascherato.
L'azienda ha fatto i suoi interessi, magari facendo partecipare qualche altro "compagno".
Ma li ha fatti a cielo aperto (a parte qualche momento di totale follia).
Voi, invece, avete illuso la massa.

Io, per fortuna, in qualche cosa dalla massa mi distinguo.
Non vedo l'ora d'incrociare il vostro sguardo, alla prossima assemblea.
Sarò lì, silenzioso e serafico come un gatto nero.

Vergogna.

martedì 10 maggio 2011

Avete presente il monologo di Trainspotting?



Si, quello in cui "scegliete una vita..." e bla bla?
Ecco, a parte l'ultima parte sull'eroina, come non essere d'accordo?
Come posso non dirvi: voi scegliete il cazzo che vi pare?

Scegliete di andare ai centri commerciali a fare "una passeggiata" mentre fuori c'è il sole, fate fermare quel puttanone di vostra moglie davanti alla vetrina del negozio di animali per decidere se per la borsa per mettere dentro quel topo chiamato chihuahua è meglio il viola Lady Gaga o il rosa Justin Bieber. Girate come diversamente vivi a cercare la tuta acetata del Portsmouth per i vostri gemellini, che grazie al vostro amore ed alle vostre attenzioni, l'unica voce che ci sarà sul loro curriculum standard europeo preparato dallo zio "che ha fatto le magistrali" per farsi assumere al McDonald's sarà:

- topi d'appartamento con mansione di violenza fisica contro eventuali inquilini anziani addormentati, occasionale coprofagia canina se presente nella casa ed alto elevato d'interazione con la Polizia di Stato.
Per referenze: Casa Circondariale di Regina Coeli.

Scegliete di farvi i capelli col crestino e simboli para-esoterici fatti col rasoio sulle tempie, fatevi tatuare sul braccio, in latino, il nome della prima donna che vi ha fatto un pompino e che avete accannato appena finì d'ingoiare, e sul collo la data di nascita di Totti in numeri romani. Continuate a sputare ogni tredici fottuti cazzo di secondi mentre aspettate il treno: dio non voglia vi aumenti improvvisamente la salivazione mentre siete in carrozza. Continuate a far suonare l'ultimo singolo di David Guetta feat. McStaCeppa a mille da quei cazzo di cellulari di merda: spero che un giorno, mentre siete in cinque/sei a fare i coatti a Testaccio, possiate incontrare Radio Raheem di "Do The Right Thing" in un momento davvero sbagliato, per voi che lo chiamate "Ehi biccola scimmia dudda sola!!" e per lui che proprio quel giorno ha deciso di sopportare tutti gli insulti razzisti che l'immaginAriano possa concepire, tranne "Ehi biccola scimmia dudda sola!!". E che dallo stereo possano uscire solo schegge dei vostri denti e le note di Fight The Power.

Scegliete di tradire vostra moglie, la vostra ragazza, la vostra convivente con la prima che ve la fa annusare, solo per infilargli il cazzo tra le gambe e poi giustificarsi dietro le colpe degli altri, puntando il dito e scuotendolo. Erigetevi a paladini della giustizia, a grandi pulitori delle altrui anime, innalzatevi fino al livello di un dio terreno che tutto vede e tutto sente, ma solo se conviene e solo se è sotto al vostro stesso livello di decenza, che è un po' quello dei politici secondo Woody Allen in "Io e Annie". Insistete nel ritenervi migliori, nel considerarvi padroni del sapere assoluto, infallibile, divino. Continuate a credere di saper comunicare col prossimo, di poter rendere tutto più splendente con "un sorriso a tutti denti/freddo come il sangue dei serpenti" quando poi in quel cervello bacato che avete nemmeno vi arriva l'idea che possiate, potenzialmente e lo sottolineo, potenzialmente, essere delle emerite teste di cazzo.

Scegliete il vostro dio, la vostra religione. Potete decidere per quello invisibile descritto da George Cariln (RIP), decidete che sia lui a guidarvi, fatevi paladini della famiglia eterosessuale, del "niente aborto, ha già le unghie, è una vita, ha un'anima!", gridate i vostri slogan da stadio sotto la finestra di un Papa morente e prendete calci le ambulanze con dentro "un'anima!", picchiate i vostri figli nelle sperdute campagne del Fraccazzese in nome di Nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure decidete per il vostro personale dio terreno: che sia muscoloso e poco importa se la cosa più vicina al congiuntivo che abbia mai avuto è stata un'infezione agli occhi, è il tronista di uominiedonne (la linea tratteggiata rossa sotto la parola "tronista" evidenzia che persino il mio Mac schifa quel genere di persone); che giochi in serie A e ti porti in giro sulla Porsche ultimo modello intrippato di merce come il protagonista di un gangster-movie messicano di serie B, e 'sti cazzi se la cifra del suo quoziente intellettivo è inferiore a quella scritta dietro la sua maglia: è un portiere bravissimo; oppure vai ed abbraccia il politico, che sia la trasposizione reale di Cetto Laqualunque, che sia un ex presidente del consiglio di sinistra che tutto diceva e continua a dire, tranne qualcosa che di sinistra sia e che ora si trova a dover giustificare come mai molti suoi amichetti freak-chic siano improvvisamente pieni di soldi, che sia il dio degli dei, colui che ancora imperversa ovunque nonostante tutte quelle cose che di lui si dicono ma che non è vero, alt, meno male che c'è. Acchittatevi, fatevi dare 50€ e andate a "manifestare la vostra solidarietà" a quella sottospecie di essere umano che non merita nemmeno più la nostra attenzione, se ancora non affermasse che i giudici sono un cancro alla vigilia della giornata dedicata alle vittime del terrorismo, concentrata proprio sui giuristi morti per mano delle Br e non solo, e non facesse trascinare via e prendere a calci un povero vecchietto di 70 anni che chiedeva solo che fine aveva fatto la sua pensione.

Scegliete il cazzo che vi pare.
Pensate solo al tempo che state sprecando a correre dietro a cose che non vi porteranno a nulla che non sia la chiusura di un capitolo. Pensate "out of the box", non a compartimenti stagni. Allargate le vedute, unite i pezzi, cercateli bene perché sono lì, a portata di mano.
E sfuggono via, "nessuna certezza mai, resti chiusa fra le dita..".
Provate a comparare la vostra vostra vita, la vostra realtà, il vostro quotidiano, con le scelte che non avete fatto, le cose a cui avete rinunciato, i no che sarebbero dovuti essere si.

Are you ok?



[visto che qualcuno di voi mi ha detto che ha provato a commentare ma -beeeeeep!- no success, ho tolto l'obbligo di identificazione/registrazione. quindi se vorrete, sarà un piacere.]

venerdì 6 maggio 2011

Sciò.. Però..



Previously, on TP:
lavoro, crisi, sindacati, assemblee, scioperi, minacce velate, risate in faccia, urla, pianti, sguardi, occhiatacce, maledizione, solidarietà, elemosina morale, finti esami di coscienza, strette di mano, strizzate di palle, squilli, messaggi, mail, bacheche, risorse, umani..
E questa è solo la puntata pilota!!


[Sia chiaro fin d'ora: so che tra chi ha scioperato ci sono miei amici (non colleghi, quello lo sono tutti). Le mie invettive, le mie madonne calate giù come se avessi un poker dopo aver fatto all in, le mie incazzature calate come le mutande di una puttana, non sono personali. Vi voglio bene bene, dal primo al terzultimo. Gli ultimi due mi stanno effettivamente sui coglioni. Quindi anima in pace e cuore in guerra.]


Allora, oggi c'è stato quello che qualcuno ama chiamare "sciopero collettivo", ma che io preferisco chiamare "oggi abbiamo una scusa a quanto pare semi giustificata per non andare a lavoro". Sciopero organizzato così, perché licenziano.
"E non ti sembra un'ottima motivazione, sfigato di merda?".
"Si, genio dei rapporti interpersonali".
Il problema di fondo è che quest'azienda sta licenziando per i suoi errori: totale mancanza di una corretta comunicazione, che quando è fatta è in ritardo, mal posta e frettolosa; poca oculatezza nelle assunzioni, almeno all'inizio; errato posizionamento di figure alquanto oscure in postazioni di "comando"; troppo seria in momenti di relax, ed inopportunamente ilare quando non è proprio il caso; troppo poco fiscale al momento di presentare il conto -questa è sottile, o forse no, ma mi piace- e fin troppo barzotta nel momento in cui sei piegato a raccoglierle il fazzoletto.
Ma anche, e forse soprattutto, perché tra chi oggi era a scioperare, c'è gente un po' strana: c'è chi si vede solo agli scioperi ed alle assemblee, un po' come quando S. compare all'Aquila dopo che è venuta giù, mentre in ufficio non si vede mai, un po' come B. si ricorda della Sagra del formaggio minorenne della Val Lallèro e lo usa come legittimo impedimento; assoluta mancanza di serietà di alcuni, in termini di "mi metto in malattia perché ho fatto uno starnuto e sbattendo la testa per il rinculo sono caduto all'indietro nella vasca piena di ghiaccio che avevo preparato per mantenere fresco il dito che mi ero tagliato tentando di recidere con le forbici la corda a cappio nella quale ero caduto inciampando nel corpo di mio padre che al mercato comprò"; RSU che ci sono e non ci sono, un po' come quando fa caldissimo e vedi i riflessi liquidi sulla strada: un miraggio; totale indifferenza per i problemi quotidiani delle persone che lavorano lì dentro, problemi veri; non si è mai organizzata una vera assemblea anche per i non iscritti, un incontro in cui confrontarsi civilmente, e non solo nei posti che l'azienda ti mette a disposizione quando ti va, stipati come bestie a sentire le vostre sempre uguali prese di posizione, i vostri sberfleffi, i vostri "non sappiamo cosa fare è una fase interlocutoria".. per favore, ce la siamo già bevuta più e più e più volte.. se non sapete cosa fare del tutto, ditelo.. organizziamoci, ma ditelo.. non consigliateci di organizzarci come singoli, "se qualcuno sente i suoi avvocati lo faccia":

primo - non sono il Signor Burns, che apre la doppia parete con dietro la schiera di avvocati pronti a stritolare tutto e tutti;
secondo - e qui mi ripeto: facciamo qualcosa insieme che non sia lo sciopero ad orologeria, non consigliateci suggeriteci di organizzarci da soli;
terzo - ma cristo di un iddio, ma vi ci vuole un PR per capire che così dicendo, di fronte di 200 persone che vengono alle assemblee ogni volta, potrebbe (e dico potrebbe) passare il messaggio "attenzione attenzione: non sappiamo cosa fare, alternative non ce ne sono, luglio le palle sullo scoglio non ce le sbatto più, ognun per sé e dio per tutti?"

Detto ciò, con il sit in di oggi si voleva dare risalto alla nostra situazione nel giorno in cui: il Vostro amato presidente del consiglio ha dato lavoro a 9 persone di dubbia moralità per ripagarli della fiducia di Dicembre; tutti gli occhi sono puntati sulla "morte" di Bin Laden, che leggo ora sembrava volesse anche festeggiare i dieci anni dall'11/9 con il dirottamento di treni, probabilmente imbottiti di torte di compleanno; siamo in guerra per l'ennesima volta, ma con l'aggravante di esserci fatti prendere per il culo dal mondo a causa del (maddai!) Vostro adorato presidente del consiglio, a cui tanto "era" caro quell'(inf)ermo folle (baciamo le mani); più o meno tutto il paese è in mano ad un governo ammazza sociale/famiglia/scuola/etuttelecosechegiàsapete.

La cosa che mi preoccupa non è tanto che nessuno ci caghi, ma che se davvero non si fa qualcosa voi ci mandate a fondo.

Bisogna che gli "immezzisti" come me si diano da fare.

Idee?

mercoledì 4 maggio 2011

Spumeggiante (io ci metto la faccia)



"La mia ospitalità mi obbliga ad offrirvi una birra, ma sono talmente arrabbiato che sarà tutta schiuma".
Questo diceva Ned Flanders ai Movimentaristi che andavano a prendere Homer nella sua sala hobby per portarlo di nuovo nel campo della setta.
Posso dire lo stesso a voi: sono obbligato per carattere a starvi a sentire, ma non prendete che vi ascolti.

Volete picchettare?
Perfetto, ma sarà la seconda volta in vita mia che chiamerò i CC.
O la prima in cui dovrò farmi avanti a cazzotti.

Volete bloccare i binari del treno?
Ci sto, ma poi se vi vengo a pisciare in testa dal ponticello, zitti e testa alta con bocca aperta.

Dobbiamo prendere coscienza tutti quanti?
WOW! Ma mi viene da ripensare a tutti i mesi di silenzio che ci sono stati prima di rivedervi imbracciare i vostri foglietti, le vostre tracolle e le vostre urla.

"Qui c'è gente che lavoreno", si suol dire.
E allora lasciateci lavorare, pensate alle vostre vertenze, ai vostri rancori, alle vostre registrazioni di controllo, ai vostri picchetti, alle vostre amanti, ai vostri mettersi in mezzo, ai vostri sguardi distolti.
Non venite a dire a me come vivere, non venite a convincermi che "adesso è troppo, bisogna fare qualcosa". E' troppo da troppo tempo, e ce la siamo cavata benissimo tra di noi.
Esaudite i vostri bisogni di infermierine/psicologhe di questo gran cazzo nel vostro intimissimo privato, senza andare in giro a spruzzare merda dalla bocca.
Metteteci la vostra faccia da cazzo al posto di quelle maschere bianche, con i cartelli da riconoscimento all'americana.
Cercate di non mischiare il personale con il professionale, a meno che non facciate le puttane nel tempo libero.
Me ne fotte cazzi se adesso chiamate stampa e giornali per fare da cassa di risonanza, che poi fate raccontare le cazzate. Io l'anno scorso non ho accettato nulla, ne solidarietà, ne carità, ne elemosina. Abbiate il coraggio di stare zitti, almeno su alcuni argomenti.
Parlate con la gente, organizzate assemblee FUORI da quel posto, acchittate meeting, fate sentire la presenza.
Non mi venite a rompere i coglioni mentre mi fumo una sigaretta, non mi lanciate sguardi strani, non fate finta di essere "amici". Quelli me li so scegliere, e su alcuni di voi ho completamente sbagliato.
Ma si sa, sbagliando s'impara, ed ho imparato a farmi i cazzi miei: campo cent'anni? Non credo, ma evito di farmi rodere il fegato ancora di più. Venite a cercarci per parlare, non parlateci quando le circostanze ve lo permettono.

E, tu.. Si, tu guardia del corpo.
Puppa.

martedì 3 maggio 2011

Osama E' Morto, Evviva Obama



"Quando ti sbatto mi viene duro!", stavo dicendo allo spigolo del tavolino Ikea in salotto, parlando del mio ginocchio.
Questi son giorni che più la gente ed il mondo pensa di farmi male, più io mi eccito: tu mi guardi storto pensando che me ne fotta qualcosa, ma nel frattempo sto pensando a come fottermene quando forse ti degnerai di parlarmi. C'è bisogno di facce e parole, di confronti dopo gli affronti, di sporcizia dopo uno scontro. Non ci è concessa nessuna perdita di tempo. Perché il tempo stringe, e qui c'è chi si allarga un po' troppo.
Mentre un dipendente dello stato (Americano) viene assicurato alla giustizia divina, un dipendente dello stato (Italiano) non si riesce a darlo in pasto a quella terrena.
Sia chiaro: non ci credo che Osama sia morto. Era solo per costruire la battuta.
Nel momento in cui crederò che Bin Laden sia stato ucciso ieri, Bossi andrà a prendere gli immigrati a Lampedusa in limo e li porterà di persona in alloggi gratis a vita, permesso di soggiorno incluso.
Puppatemi la fava.
Non dico che 'sto cazzo di Osama sia ancora vivo, anzi: secondo me è morto d'infarto quando ha saputo delle torri gemelle, rosicando di non averci pensato prima.
In un suo vecchio spettacolo, Luttazzi (probabilmente scippando la battuta a qualche morto), parlando della guerra in Iraq e di quanto Bush come tutti i presidenti americani siano per la maggior parte burattini in mano dei vari FBI, CIA e Disney, immaginava che al momento dell'insediamento il brillo figliuolo di Bush Sr. venisse tradotto da un gruppo di agenti segreti americani che, una volta chiuso George-misonoquasistrozzatoconunanocciolinahodisertatoilVietnamenonsopronunciareinomideipaesiacuidichiaroguerra-W-mipiscioaletto-Bush, gli mostrano il video dell'uccisione di Kennedy nel '63 a Dallas (luogo di culto dei cocainomani) da un angolazione mai vista.
E non è per difendere Obama fino allo stremo: le sue belle cazzate le ha fatte, ma so che in cuor suo è quello che ci soffre di più. La butto sempre sul sentimentale, lo so. Avrei dovuto scrivere: -Credo che Obama ci sia dentro fino al collo, anzi spero che se ne vada affanculo lui e la sua aurea di immensa bellezza, charme e carisma, ed un coraggio che gli scorre nel sangue come il ballo ed il basket, affluendo tutto nel suo cazzo lunghissimo.-
Vedte?
Non ce la faccio, è più forte di me.
Sarà per la maglietta che ho con il suo bel faccione Obey-zzato, sarà per il kit di magneti per vestirlo (grazie Chica, miss you), sarà per il "Mi Piace" su FB, sarà perché ha preso per il culo Donald Trump un paio di giorni fa davanti a centinaia di giornalisti e sarà perché si spacca le sopracciglia giocando a basket.
Io lo amo.
Quindi si muoverà pure con fili maneggiati da altri, ma almeno un minimo di carattere e iniziativa l'ha sempre avuta, rompendo decine di tabù e andando contro parecchia gente.
Ma che ci vuoi fare. E' negro, ha una marcia in più.

E' tardi, sono stanco ma un paio di cose struggenti non possono mancare (anche se sto fiume di pensieri non depressi e poco personale comincia a piacermi. Almeno finché o-chi-per-lui deciderà di metterci lo zampino).
Le cose struggenti stanno qui: la mia futura moglie sta (incredibilmente, rapidamente, senzadolormente) svanendo dalla mia mente. Un bagliore di lucidità professionale mi pervade. Sto conoscendo bellissime persone. Me ne fotto di parecchie cose che prima mi avrebbero zavorrato.
Non sto bene, attenzione: ma mi sto godendo il momento. Così la prossima spallata l'affronterò con mezzo sorriso, 'sto giro.

Niente cose struggenti.
Fantastico.
Mi voglio bene.

PS: credo sia la prima volta che lo faccio esplicitamente. Questo post è dedicato a due persone che mi hanno fatto i complimenti (ed una ha addirittura commentato!) per questo ammasso di parole confuse che mi piace chiamare blog, o almeno per qualche post, e da quali non so perché non me l'aspettavo. Spero gradirete questo cambio di rotta, perché c'è sempre da farci una risata sopra.
To Ledds&Otty, siete due delle tante belle persone di cui parlavo prima (o almeno è la mia impressione, magari vi piace scippare vecchiette sul monopattino, e non si fa).

Mi piace fare la ruota come i pavoni, quando si parla del mio blog.
Lo ammetto, ma già lo sapevate.