lunedì 2 maggio 2011

Felicità A Orologeria, Scale Ed Un Non-Noi



Siete mai stati felici per tre giorni, per un qualcosa che è stato solo nella vostra testa?
Intendo per un'idea, un desiderio, un qualcosa di mai successo, per una persona che avete a malapena incrociato? E a quella cosa appoggiarcisi, dondolarci sopra con la mente, sapendo che tanto basterà un alito di vento a buttar giù tutto?
Dai, come quando hai quindici anni e t'innamori di una più grande di te, ma con la finta maturità di un ventiseienne..
Provo a spiegarmi meglio, poi partirà un elenco di struggenti e dolcissimi momenti che mi sono immaginato con questa persona: tu incontri una persona che ti colpisce molto. Non è una questione ormonale, non subito e comunque non come succede di solito: immaginare di scoparsi una nella cella frigorifera della cucina del Plaza a NYC dopo un party esclusivo in cui lei ti ha fatto tutto il tempo l'occhiolino pulendosi col tovagliolo dopo un boccone come Sasha Grey si pulisce dopo un bukkake.
Insomma, è diverso: la incontri una volta, guarda caso lavora nel posto dove butti almeno 6 ore in due sere ogni settimana. In quella che sarà la sua ultima sera lì (ma tu non lo sai), spinto dall'incredibile potere che l'alcool ha di spianarti la strada ad indicibili figure di merda, ti presenti. E sei fuori-di-testa.
Dopo una serie di volte in cui non la cedi e perdi le speranze, te la ritrovi lì, semplice come un due+due, illuminata come Fukushima di notte. E, dopo un'ora buona in cui tutti i tuoi amici ti insultano perché sei troppo poco uomo da alzarti e dire quattro parole in croce a quell'angelo, spinto dall'incredibile idiozia sinaptica che solo un mix leggero di hashish e circa sei shottini può darti, la raggiungi mentre va via, con una leggera corsa molto poco maschia, ma col cuore di un leone. E tutto quello che ti esce è:

"Ricapiti o non ricapiti?"

E la tua voce arriva al tuo cervello come quando i tuoi vicini hanno esultato al rigore di Grosso nella finale del 2006 vedendola sulla Rai mentre tu con i tuoi amici la vedevate su Sky.

Dopo.

E la vedi andar via sul suo motorino, un fanale rosso nella notte.

E passi due giorni a volare lontano, a spese fatte insieme per una cena tra amici, a posacenere che si riempiono e pacchetti che si svuotano.. t'immagini un giro al centro per prendere un gelato, una fuga di qualche ora al mare, lontano da tutto e da tutti.. tornare stanco a casa e sapere di trovarla lì, pronta a capirti e coccolarti.. prepararle un bagno quando è lei ad essere stanca.. pensi a come sarebbe bello vederla sorridere per te, per qualcosa che hai appena fatto per lei o anche solo per te stesso.. vederla felice perché sei felice..
..ma poi finisce tutto, capisci che quella è una cosa impossibile, irraggiungibile.. ti fermi e respiri, ma sai che è stato bello, almeno per un po', anche se per finta..

..lo so è stupido, ma che ci posso fare? io sono un disperato, perché ti voglio amare..

..e sempre qui sono, ad ascoltare e scrivere e pensare e non decidere..
..e forse (forse) mi sto stufando di stare così.. già che non ho scritto solo cose strazianti e fintamente colte va bene, no? vedete, sto anche interagendo con voi..

..domani è un altro giorno, fatto di parole, gesti e conseguenze..

..so solo che se mai (mai.) leggerai questo post, ti ci farai una bella risata sopra pensando a quel cretino impacciato che ti ha giurato fedeltà eterna per tre giorni, che ti ha voluto bene, che ti ha sempre immaginato vestita, e che la cosa più sporca che ha immaginato di fare con te è stata quella di pulire il culetto del nostro secondogenito.. è stato un piacere, un bacio..

2 commenti:

  1. come al solito,belle parole...

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  2. Grazie, 5aae618c-7502-11e0-9d05-000bcdca4d7a., che sia con accezione positiva o no.

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